
22 Giu ORDINANZA PER IL CENTRO ITALIA
Il Parlamento (Legge 45) ha completato il quadro dei 140 Comuni del cratere del Centro Italia che sarà oggetto della ricostruzione; il Governo ha presentato il progetto #CasaItalia e lanciato i 10 cantieri prototipo per la prevenzione sismica del patrimonio edilizio italiano; è stato approvato il Documento di Economia e Finanza (DEF) e destinati più di 1 miliardo di euro di investimento l’anno per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto e il consolidamento del piano di messa in sicurezza “Casa Italia”; e, infine, il Commissario Straordinario ha emanato l’Ordinanza per la ricostruzione privata ‘pesante’.
Siamo purtroppo abituati alle sequenze sismiche, ma non alle sequenze normative di questa portata, senza trascurare ilSismabonus, operativo dal 1° marzo, e l’iter di approvazione delle Norme Tecniche per le Costruzioni, che sono al vaglio della Commissione Europea e di fatto pronte. Ecco dunque che il puzzle è composto e si può finalmente partire!
Ma entriamo nel merito dello strumento operativo, ovvero dell’ordinanza che definisce parametri, modalità, tempi di intervento e di esecuzione della ricostruzione “pesante” privata e disciplinante il contributo finanziato per gli interventi di ripristino con “miglioramento/adeguamento sismico” o la “ricostruzione degli edifici distrutti”. Entro il 31 dicembre 2017, i residenti dei comuni del cratere potranno affidarsi a un professionista iscritto all’albo della ricostruzione per accedere al contributo. Questo provvederà alla classificazione dell’abitazione in base ai livelli di danno L1, L2 ed L3 (che è a danno maggiore) per interventi sull’esistente di miglioramento sismico ed L4 nel caso di ricostruzione di edifici distrutti o demolizione completa e ricostruzione di quelli parzialmente crollati o interessati da danni gravissimi estesi a tutte le strutture.
A ciascun livello operativo è associato il Costo Parametrico e il tipo di intervento di ricostruzione:
Ad esempio, per la ricostruzione (L4) di un’abitazione da 100 mq, il contributo previsto a favore dei beneficiari, pari al 100% del costo ammissibile, sarà di 145.000 €.
Considerando il devastante scenario post terremoto dei centri storici con abitazioni molto datate, di edilizia povera, sarà questa la tipologia di intervento più comune – ovvero demolizione e ricostruzione ex novo – in particolare, per le zone maggiormente colpite dalle sequenze sismiche.
Ci sono dunque tutti i presupposti per superare l’emergenza ed alleviare le sofferenze di chi ha trascorso questi duri mesi invernali in strutture provvisorie.
Sarà fondamentale preservare la cultura costruttiva del Paese e l’identità dei territori e dei nostri paesaggi per ridare lustro e bellezza ai nostri Centri Storici attraverso l’uso di tecnologie sicure con materiali evoluti, ma legati alla tradizione costruttiva del Paese. Al valore dell’edificio legato alla sicurezza sismica – le ottime prestazioni della muratura moderna in laterizio sono state anche comprovate dalle ricognizioni post sisma – il valore dato dal comfort e salubrità dell’abitazione dal materiale naturale e dall’idea di identità e di apparenza che genera il laterizio.
Il tema della ricostruzione del Centro Italia e più, in generale, della sicurezza sismica per la prevenzione del Paese sarà al centro del dibattito tra gli esperti di settore, Guido Magenes, EUCENTRE/Università di Pavia ed Edoardo Cosenza, Università Federico II di Napoli, CSLLPP, ed i protagonisti di #CasaItalia: Giovanni Azzone, Project Manager, Alfredo Bertelli, Commissario Straordinario Ricostruzione Emilia Romagna e Sergio Pirozzi, Sindaco di Amatrice.
L’appuntamento è per il 7 luglio a Roma, in occasione dell’Assemblea pubblica di ANDIL.
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