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Stime e Perizie

Che differenza c'è tra stime e perizie immobiliari?

Le stime e le perizie hanno un obiettivo comune: determinare lo stato di fatto di un immobile. L'elemento differenziante è il modo in cui arrivano al risultato.

Le prime si concentrano sul valore economico mentre le seconde puntano su aspetti come la conservazione, la situazione edilizia e catastale, i materiali utilizzati per la costruzione e l'ubicazione.

Vengono redatte e firmate previo sopralluogo da parte di un professionista del settore abilitato.

Quando vengono richieste?

Vengono richieste nei casi previsti dalla legge, in presenza di situazioni che potrebbero generare conflitti tra le parti o quando se ne presenta la necessità.

Tra gli esempi più comuni troviamo:

  • stima della base d'asta in seguito a fallimento
  • compravendita da parte di privati
  • passaggi di proprietà tra società
  • eredità e successioni
  • richiesta di un mutuo

I principali soggetti coinvolti sono quindi privati, aziende, consulenti legali, commercialisti e istituti di credito.

A questi si aggiunge il Tribunale di Ancona, per il quale sono Consulente Tecnico d'Ufficio (CTU).

Quanti tipi di perizie ci sono?

Esiste la perizia asseverata, che prevede una dichiarazione a conferma che quanto riportato nella relazione è corretto e corrisponde alla realtà.

La seconda tipologia è la perizia giurata, che aggiunge un ulteriore elemento: la firma dei documenti davanti a un pubblico ufficiale, come il notaio, il giudice di pace o il cancelliere del tribunale.

Per tale ragione viene sempre utilizzata nei procedimenti giuridici, come la messa all'asta di una casa.

Quale scegliere, quindi?

In generale il consiglio è di avere sempre il quadro d'insieme per decidere in modo oculato e consapevole.

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